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Lo specchio riflette l’immagine di un uomo giovane, alto e slanciato. Indossa una giacca scura, controllando che gli calzi bene. A guardarlo dall’esterno, sembra quasi che la stia misurando. Il suo occhio percorre vigile la foggia della giacca, controlla con scrupolosa attenzione ogni dettaglio, le spalle, le maniche, il punto vita. Sono tutte parti importanti del capospalla, come gli ha insegnato suo nonno. Quell’uomo è Ettore de Cesare che si osserva nella saletta di prova del suo negozio di Napoli, in piazza Vanvitelli. È lui che ogni mattina indossa la giacca come fosse la sua prima volta, accarezzandone il tessuto e ammirandone la perfetta vestibilità. Suo nonno era un grande sarto che aveva cominciato giovanissimo in Piazza Carlo III.

Per sottrarsi alle penurie della grande guerra, Ettore De Cesare senior, aveva cercato in fretta un mestiere come un altro, scegliendo poi di fare il sarto, perché, come diceva lui, era un “mestiere che portava alla gloria”. Era infatti un buon modo per lavorare con la nobiltà del momento, che aveva grande cultura e potere d’acquisto.

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Ettore De Cesare senior lavorava con Rubinacci e serviva personaggi importanti, quelli che avevano disponibilità economiche tali da potersi permettere un sarto personale per rifarsi l’intero guardaroba. Così era riuscito ad avere successo, tanto da decidere di aprire una sua sartoria, prima nelle sue zone e poi al Vomero, che negli anni ’70 si avviava ad essere uno dei quartieri più frequentati della città.

 

Quando nasce il suo nipotino, omonimo, lo tiene con sé in sartoria. Il piccolo Ettore cresce tra i banchi dei sarti, tutti bruciacchiati delle sigarette che i cucitori non mollano mai. Suo nonno gli insegna i segreti, tanto che lui a quindici anni è già in grado di prendere le misure. Sono gli anni ’80, gli anni in cui si affermano le grandi case di moda e le sartorie vivono un periodo di forte crisi. Suo nonno non teme la concorrenza, perché è consapevole di vendere cultura, sapere e non un semplice abito. Ettore de Cesare si riferiva all’intensa preparazione che vi è dietro la realizzazione di un abito. Un know-how che è difficile imitare e oggi è appannaggio di pochi professionisti. 

 

Dopo suo figlio Francesco, è suo nipote Ettore a ereditare la passione di famiglia per il mondo della sartoria.

 

Dopo essersi laureato, Ettore decide di dare una svolta all’attività di famiglia internazionalizzando l’azienda. Dal 1998 intrattiene, infatti, rapporti con il Taipei, isola tra la Cina e il Giappone, dove incontra i suoi clienti per prendere le misure. Ma il giovane Ettore si muove anche dall’altra parte del mondo a New York, dove partecipa al Collettive, la fiera del made in Italy che si tiene ogni anno nella grande mela. Dopo aver puntato su queste due realtà lontane ma ugualmente strategiche, ogni l’azienda è molto attiva tra Emirati Arabi e nord Europa. 

 

De Cesare junior non cuce personalmente, ma ha ereditato tutta l’esperienza del nonno. Sa che per conquistare i clienti bisogna dare loro solo il meglio: i tessuti inglesi, i cotoni tedeschi, i bottoni in madreperla.

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EDC srl
 
SHOWROOM:
P.ZZA VANVITELLI, 15 - NAPOLI (ITALIA)
VIA COSIMO DEL FANTE, 10 - MILANO (ITALIA)
9-10 SAVILE ROW - LONDON (UNITED KINGDOM)

P.IVA 07800621216    |  
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